Il Laboratorio di Neurobiologia e Neuroecologia degli Insetti (INN Lab) è il frutto di una collaborazione tra il Centro di Ricerca e Innovazione della Fondazione Mach di San Michele all’Adige (FEM) e il Centro Mente/Cervello. Attualmente è in fase di costruzione e sarà parte dei laboratori del CIMeC presso la Manifattura Tabacchi di Rovereto.

L’obiettivo del laboratorio è quello di studiare la neurofisiologia di particolari specie di insetti dedicando particolare attenzione sia alla comunicazione intra e interspecifica, sia alle interazioni specie/ambiente. La ricerca si concentrerà sui meccanismi di percezione sensoriale e su come essi vengano elaborati a livello centrale per ottenere determinate reazioni comportamentali. Gli insetti, infatti, costituiscono un importante modello di studio comparato in neuroscienze per l’investigazione dei meccanismi cellulari che soggiacciono a funzioni cognitive chiave come la memoria e l’apprendimento. Inoltre, obiettivo del laboratorio è anche quello di acquisire conoscenze utili per la gestione all’avanguardia dei sistemi agrari come, per esempio, la messa a punto di biosensori per patologie e, ancora, la creazione di interferenze nella comunicazione intraspecifica di specie dannose.

L’attività di ricerca sarà focalizzata su specie di insetti impollinatori con diverse caratteristiche sociali come per esempio l’ape domestica o i bombi, modelli per eccellenza in neuroscienze. Inoltre saranno prese in considerazioni specie chiave per lo studio della neurofisiologia degli insetti del melo e della vite e dei vettori di importanti patologie vegetali.

Risorse

Il laboratorio sarà fornito di tecniche che permetteranno studi di carattere etologico-comportamentale e di una strumentazione all’avanguardia per la conduzione di saggi neurobiologici. In particolare, verranno effettuati esperimenti di condizionamento classico al fine di investigare diversi aspetti dell’apprendimento a breve e a lungo-termine. La percezione sensoriale verrà studiata utilizzando sia macchinari che permettono la registrazione dell’attività neurale nelle aree periferiche, sia attraverso l’uso di biosaggi comportamentali come labirinto a Y e tunnel del vento. Infine, il processamento e la codifica delle informazioni a livello centrale verrà reso accessibile grazie all’utilizzo di tecniche di registrazione intracellulare e di neuroimmagine.